Le elezioni politiche del 4 marzo, piaccia o meno, rappresentano un fatto storico. Così mentre in Italia si discute e spesso ci si arrampica a prevedere maggioranze improbabili, dimenticando i toni apocalittici della campagna elettorale (dove è finita l’emergenza migranti, da un lato? E il rischio dell’onda nera, dall’altro?) e riscoprendo le virtù democristiane dell’intesa ad ogni costo, all’estero ci guardano come un possibile esempio di quello che accadrà a casa loro. Continua a leggere “Elezioni, da lontano si guarda meglio?”
Quel giorno a “casa” del Che
Aramis, si chiamava Aramis l’uomo magro e deciso che scarpinava senza fatica su per quel sentiero tutto pietre e saliscendi (perchè ancora non avevamo incontrato l’acquazzone del pomeriggio, implacabile in ottobre, e il fango conseguente) alla guida di un gruppetto di italiani – più o meno allenati – su per la Sierra Maestra.
Il bisnipote di Cecco Beppe
C’era una volta, ai tempi dell’imperatore Francesco Giuseppe, meglio noto agli italiani come Cecco Beppe, la monarchia imperialregia che pensava che tutta l’Europa guardasse a Vienna .E c’è oggi un giovane ministro degli esteri austriaco che sicuramente vorrebbe esser nato ai tempi di Cecco Beppe. Continua a leggere “Il bisnipote di Cecco Beppe”
Il G8 che non ho raccontato
Non ero in piazza Alimonda, il 20 luglio 2001. Ero tra quelli che vivevano e provavano a raccontare il tempo sospeso della Zona Rossa. Continua a leggere “Il G8 che non ho raccontato”
Il vento passa per Cuba
Cuba e Fischia il vento: un capitolo del libro diventa una realtà da vivere. Continua a leggere “Il vento passa per Cuba”