Elezioni, da lontano si guarda meglio?

Le elezioni politiche del 4 marzo, piaccia o meno, rappresentano un fatto storico. Così mentre in Italia si discute e spesso ci si arrampica a prevedere maggioranze improbabili, dimenticando i toni apocalittici della campagna elettorale (dove è finita l’emergenza migranti, da un lato? E il rischio dell’onda nera, dall’altro?) e riscoprendo le virtù democristiane dell’intesa ad ogni costo, all’estero ci guardano come un possibile esempio di quello che accadrà a casa loro.
La scorsa settimana sono stata invitata ad un “live” a Mediapart, giornale online francese che proprio questa settimana festeggia i suoi positivi dieci anni di attività, passando dai cinque giornalisti del 2008, guidati dall’ex caporedattore di le Monde Edwy Plenel, ai 42 di oggi, sempre con Plenel a capo di una squadra in maggioranza giovane e agguerrita. Che una volta alla settimana dedica un “live” , organizzato in mezzo alla redazione, mentre intorno i giornalisti lavorano, sui grandi temi del momento. E così mercoledì 7 marzo mi sono trovata a raccontare il lato “popolare” delle elezioni, lo sconcerto (o forse no) di una città-simbolo come Genova di fronte ad una scelta politica che sembra cancellare tutto il resto.
Il video dell’incontro, a cui hanno partecipato studiosi e giornalisti, lo trovate qui

Quello che interessa i francesi è capire se Macron farà la fine di Renzi; ma il vero, grande dubbio è come possa nascere un sentimento populista così diffuso. In questi giorni in cui parla tanto (e forse solo perchè il calendario ci impone i quarant’anni canonici delle celebrazioni) ho trovato una profetica frase di Aldo Moro tratta da un’intervista a Eugenio Scalfari, un mese prima del rapimento:
“Se continua così, questa società si sfascia, le tensioni sociali, non risolte politicamente, prendono la strada della rivolta anarchica, della disgregazione. Se questo avviene, noi continueremo a governare da soli, ma governeremno lo sfascio del paese. E affonderemo con esso”.
Però chi è venuto dopo non l’aveva letto, mi sa.

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